C’è una bellezza che sfida il tempo, una suggestione che solo Venezia sa regalare. Domenica scorsa, le acque della Serenissima si sono fatte palcoscenico di un evento straordinario: l’omaggio della città lagunare all’Amerigo Vespucci, la celebre nave scuola della Marina Militare Italiana. Un appuntamento emozionante, dove tradizione, identità e orgoglio nazionale si sono incontrati in uno spettacolo unico, fatto di remi alzati, inni solenni e riflessi d’acqua dorata.
Varata nel 1931 nei cantieri di Castellammare di Stabia, l’Amerigo Vespucci è una delle navi più iconiche al mondo. Progettata per l’addestramento degli allievi ufficiali della Marina Militare, è oggi ambasciatrice del Made in Italy nei mari di tutto il mondo. Con il suo scafo nero a bande bianche, i pennoni in legno, le vele maestose e gli interni curati nei minimi dettagli, è un simbolo di eleganza e tradizione marinaresca che attraversa le generazioni.
L’Amerigo Vespucci è la nave più antica in servizio della Marina Militare Italiana e porta inciso nel cuore il suo celebre motto: “Non chi comincia ma quel che persevera”, attribuito a Leonardo da Vinci. Una filosofia che la accompagna da oltre novant’anni, durante i quali ha formato intere generazioni di marinai e giovani di associazioni veliche. Ma non è solo una nave scuola: è anche un simbolo di impegno ambientale e sociale, grazie alle collaborazioni con UNICEF, WWF e Marevivo.
Dal 1° luglio 2023, è salpata per una nuova circumnavigazione del globo: un viaggio epico di 20 mesi che toccherà 5 continenti, 30 Paesi, 35 porti e oltre 46.000 miglia nautiche. Il Tour Mondiale 2023–2025 unisce formazione, diplomazia e cultura, diventando una vera ambasciata itinerante dell’Italia. In otto tappe internazionali, il Villaggio Italia accoglie visitatori, istituzioni e imprese con mostre, eventi e installazioni, per raccontare al mondo il meglio dell’eccellenza italiana.
A guidare il maestoso corteo, l’ammiraglia storica Serenissima, seguita da oltre un centinaio di imbarcazioni: dalle storiche barche delle remiere ai gozzi, dai circoli velici alle darsene, fino alle forze dell’ordine e alle barche da lavoro. Un fiume vivo e pulsante che da Punta della Salute ha sfilato fino a Riva San Biasio, in un tributo collettivo che ha coinvolto sportivi, associazioni e semplici cittadini, tutti uniti sotto un unico tricolore.
Ad accogliere la Vespucci, l’alzaremi – gesto simbolico di rispetto e ammirazione – accompagnato dalle note solenni dell’Inno Nazionale e dell’Inno di San Marco. E poi, le sirene delle navi, le cascate d’acqua sprigionate dai rimorchiatori, l’eco potente di un’emozione condivisa.
Non è solo una leggenda. Nel 1962, mentre incrociava nel Mediterraneo, la nave americana USS Independence le si affiancò per chiedere via radio: “Chi siete?”. La risposta fu: “Nave scuola Amerigo Vespucci, Marina Militare Italiana”. E la replica, rimasta nella storia: “Siete la nave più bella del mondo”. Da allora, quel titolo è inciso nel cuore di ogni marinaio italiano.
Questo momento non è stato solo un tributo alla magnificenza della Vespucci, ma un gesto simbolico che racconta il profondo legame tra Venezia e il mare. Una città che vive sull’acqua, che con l’acqua comunica, lavora, sogna. E che proprio grazie a eventi come questo continua a preservare e rinnovare la propria identità, sospesa tra storia e futuro.
Il saluto alla Vespucci è destinato a restare nella memoria collettiva di chi c’era e di chi, anche solo per un attimo, ha sentito il cuore battere al ritmo delle onde veneziane.